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ARTICOLO TRATTO  DA "IL CITTADINO" DEL  3/02/2011 - Graffignana paese di campioni e il “testimonial” è Gallinari: «È una questione di mentalità»
 

Tutto l'orgoglio del sindaco Marco Ravera
Graffignana paese di campioni e il “testimonial” è Gallinari: «È una questione di mentalità»

 

graffignana Poco più di 2mila e 500 abitanti e almeno tre personaggi nell'Olimpo dello sport. Se non è un record poco ci manca. Il caso di Graffignana è destinato a essere studiato negli anni: Alessandro Matri alla Juventus in Serie A nel campionato di calcio, Danilo Gallinari addirittura nell’Nba con i New York Knicks e poi Giacomo "Jack" Devecchi a Cagliari con il pallone a spicchi nella Serie A italiana di basket. Senza contare i fratelli Luigi e Mario Scietti e Paolo Vignali che milita in Lega Pro nel Crociati Noceto. «Ma ci sono sicuramente tante altre eccellenze nel nostro territorio - commenta il sindaco Marco Ravera -. Non so spiegare esattamente quale possa essere il motivo di questa grande esplosione di talenti, ma di sicuro qualche motivo ci sarà». Già, perché in una realtà tanto piccola le opportunità di cimentarsi con lo sport di base non sono certamente infinite: ci sono una società di calcio e una piccola squadretta di pallacanestro. Qualcuno dice che possa essere l'aria pura, qualcun altro il buon vino delle colline, ma per il primo cittadino la motivazione è molto più semplice: «Credo che una componente fondamentale derivi dalla mentalità della nostra gente - spiega -, dalla trasmissione di valori importanti che sicuramente in una maniera o nell'altra hanno finito per incidere nelle storie di questi personaggi. Sono tutti ragazzi molto conosciuti in paese e se devo dire la verità ad accumunarli sono costanza, serietà, impegno e carattere. Tutte doti indispensabili nella formazione di atleti di così alto livello». Nonostante la notorietà comunque il legame con il territorio non è mai mancato: «Alessandro si vede spessissimo in bicicletta in giro per il paese - racconta Ravera - oppure al bar con gli amici: insomma fa le stesse cose che faceva prima di raggiungere una certa popolarità. Questa è una sua grandissima dote e un grandissimo merito. Danilo ovviamente lo si vede un po' meno perché giocando a New York passa quasi totalmente il tempo in America e non torna spesso a Graffignnaa, ma appena può ci raggiunge e così fa anche "Jack" Devecchi, che ormai è legatissimo alla Sardegna e a Cagliari, ma non si dimentica mai di noi». Non a caso tutti e tre gli sportivi lodigiani sono stati insigniti negli anni del "Grappolino d'oro", il più importante riconoscimento attribuito dall'amministrazione comunale ai suoi cittadini: «Ricordo con piacere quello assegnato a Matri nel 2009 proprio durante il primo anno del mio mandato da sindaco - ricorda Ravera -: fu una bella emozione. Io sono interista e a un certo momento ho sperato con tutto il cuore che potesse vestire nerazzurro, ma non è andata così e a questo punto dovrò tenermi ben stretta la maglia del Cagliari che lui stesso ha donato al Comune e che ora è appesa proprio in municipio».Al.Ne.

 


 

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